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Nel pomeriggio sentite le due amiche della donna
"SIMONE ERA TRANQUILLA"
Durante le ricerche della piccola Giuliana Favaro
TREVISO - (nc) Terza udienza del processo per la morte della piccola Giuliana Favero, la piccola morta nel fiume Monticano ad Oderzo il 2 settembre del 2009. Presenti in aula il padre Michele Favaro e la zia Antonella, assente invece l'imputata dell'omicidio della piccola, Simone Moreira: i legali hanno riferito che la 23enne brasiliana non avrebbe sostenuto il viaggio da Busto Arsizio dove vive con l'attuale compagno perchè vittima di un colpo di frusta. In avvio di udienza sono stati sentiti i Carabinieri della Tenenza di Oderzo giunti in piazza Rizzo quella notte: ricostruiti con precisione orari e movimenti di Simone Moreira e di Michele Favaro durante le ricerche. La prima impassibile fumava una sigaretta mentre l'ex compagno era disperato e urlava il nome della piccola. Un particolare agghiacciante spunta dal racconto di uno dei militari, il maresciallo Zille che ricorda come Simone Moreira e l'amica Aline durante il primo interrogatorio mostravano una certa tranquillità sebbene la bimba non fosse ancora stata ritrovata. In quelle ore nessuna domanda venne proferita ai Carabinieri da Simone sulla sorte di Giuliana. Sentite poi le testimonianza di alcuni negozianti della zona: la dichiarazione più importante è quella di Luisa Rossetto, titolare del negozio “Segni di moda” di via Umberto. La donna racconta di aver visto posteggiata una Mercedes classe A scura simile a quella appartenuta a Simone fin dal pomeriggio, dalle 15.45 quando aprì il suo negozio. La brasiliana sostenne di averla posteggiata li sono la sera della tragedia. Nel pomeriggio sentite anche le due amiche di Simone, Aline a Adriana: hanno ricostruito insieme le peripezie della brasiliana. Dall'esperienza al centro massaggi di Villorba, poi chiuso dalla Guardia di Finanza, al tentativo di suicidio a Trieste in compagnia dell'altro figlio della donna, Lucas. “Anche se fosse vero quel che ha raccontato Simone un reato comunque c'è, ed è omicidio colposo” questo il commento dell'avvocato Luigi Fadalti, difensore di parte civile per Michele Favaro e la sua famiglia. Un bilancio favorevole al termine dell'udienza lo esprime il legale difensore di Simone Moreira, l'avvocato Antonio Forza. Dato importante infatti è il riscontro del perito chiamato a deporre sui tabulati Telecom: risulterebbe impossibile infatti rilevare con precisione da dove Simone quella sera abbia utilizzato il suo cellulare.
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